La ricerca ha visto il coinvolgimento di un team di ricerca, formato da sette persone. Marco Antonsich ha diretto e coordinato tutta la raccolta dati per i tre obiettivi. Roberta Petrillo ha lavorato sull’Obiettivo 1, raccogliendo materiale parlamentare e governativo e, assieme a Marco, ha intervistato rappresentanti politici e funzionari ministeriali. Lorenzo Mari e Silvia Camilotti hanno curato la parte letteraria dell’Obiettivo 2.
In particolare, Lorenzo ha intervistato quasi tutti gli scrittori della migrazione. Sempre per l’Obiettivo 2, Sonia Pozzi ha raccolto materiale relativo alle associazioni G2 e Valeria Pecorelli materiale relativo a musica e video, intervistando anche molti dei ‘nuovi italiani’, assieme a Stefano Pasta. I materiali sia per l’Obiettivo 3 sia per il progetto “Abbiamo fatto l’Italia…” sono stati raccolti da Sonia, Valeria, e Stefano
Lavoro come Senior Lecturer in Geografia Umana alla Loughborough University (Regno Unito). La mia ricerca si situa a cavallo di tre dimensioni: territorio, potere e identià. Finanziati da varie organizzazioni (U.S. National Science Foundation; NATO e Centro Nazionale delle Ricerche; CIMO-Finland; e Commissione Europea), i miei studi sono stati pubblicati su importanti riviste accademiche internazionali: Progress in Human Geography, Political Geography, Annals of the Association of American Geographers, and European Journal of Social Theory, tra gli altri. Ho conseguito un dottorato di ricerca in Geografia Politica presso l’Università di Trieste (Italia) ed un altro dottorato in Geografia presso la University of Colorado at Boulder (USA).
Silvia Camilotti (PhD) è stata assegnista di ricerca all’università di Bologna University. La sua ricerca si è incentrata sulla letteratura della migrazione in lingua italiana. Ha insegnato Letteratura italiana contemporanea presso la medesima università e in seguito è stata assegnista a Ca’Foscari, Venezia dove attualmente collabora con l’Archivio Scritture Scrittrici Migranti. E’ stata assistente del Laboratorio di scrittura presso l’università IULM di Milano. Ha svolto periodi di ricerca all’estero a Brown University (USA) durante il dottorato e in seguito presso le università di Zurigo (2013) e Oslo (2015). Attualmente collabora con l’associazione Il Gioco degli Specchi di Trento. Tra le sue pubblicazioni: Cartoline d’Africa. Le colonie italiane nelle rappresentazioni letterarie (2014) e Ripensare la letteratura e l’identità: la narrativa italiana di Gabriella Ghermandi e Jarmila Očkayová (2012). Ha curato nel 2015 il volume Leggere la lontananza. Immagini dell’altro nella letteratura di viaggio della contemporaneità.
Lorenzo Mari ha conseguito il dottorato di ricerca in Letterature Moderne, Comparate e Postcoloniali presso l’Università di Bologna ed è stato beneficiario di una borsa postdoc “Fernand Braudel IFER-Incoming” presso il LabEx TransferS (CNRS/Sorbonne Nouvelle). Si occupa di letteratura postcoloniale africana anglofona e italofona. Insieme a Gabriele Proglio e Valeria Deplano ha curato il volume Subalternità italiane. Percorsi di ricerca tra letteratura e storia (Aracne 2014).
Laureato in Storia contemporanea, ha conseguito un dottorato di ricerca in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano (“Pregiudizio 2.0. Forme di intolleranza nella cultura giovanile contemporanea. Modelli teorici e pratiche educative”). Collabora con il Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali e il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media dell’Informazione e alla Tecnologia (CREMIT) dell’Università Cattolica. A livello accademico, associativo e in gruppi di lavoro di enti pubblici, si occupa di interventi a contrasto delle discriminazioni su base etnica e religiosa (antisemitismo, islamofobia, antiziganismo, xenofobia), sulla presenza di rom e sinti in Italia, la cittadinanza interculturale, le seconde generazioni, i flussi migratori e la didattica della Shoah. Giornalista professionista, scrive per Famiglia Cristiana, la Repubblica.it, Corriere della Sera.it, Avvenire, Il Fatto quotidiano; nel 2011 ha vinto per l’Italia il premio “EU journalism Award – Together against discrimination!” della Commissione Europea.
Valeria Pecorelli ha ottenuto un dottorato di ricerca in geografia nel 2012 presso la Loughborough University (Regno Unito) per cui attualmente collabora come ricercatrice sul campo. Ha inoltre collaborato come assegnista di ricerca e docente a contratto preso l’Università degli Studi di Milano Bicocca tenendo corsi e lezioni in particolare di geografia politica, geografia dello sviluppo e geografia culturale. Ha lavorato con e per i movimenti sociali in Italia, Spagna, Grecia, Germania e Gran Bretagna. I suoi interessi di ricerca si concentrano sullo sviluppo di approcci teorici e metodologici della geografia critica. Ha pubblicato diversi articoli su riviste internazionali e nel 2014 ha pubblicato con Unicopli una monografia dal titolo Constructive resistance in Europe: Autonomy practices and solidarity trade.
Ricercatrice post-doc presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, si occupa di politiche migratorie, geopolitica delle migrazioni forzate e irregolari, politica e geopolitica dell’area balcanica. Laureata con lode in Scienze Politiche e Ph.D. in Geografia dello Sviluppo, Roberta ha all’attivo dieci anni di esperienza professionale sia in ambito accademico che in attività di ricerca policy oriented svolte per organizzazioni internazionali, ONG, Think Tanks e istituzioni governative. Grazie a diverse borse di studio è stata visiting researcher presso l’Hague Institute for Global Justice e l’Università di Ljubljana. Esperta di metodologia qualitativa, ha condotto diverse ricerche di terreno in Italia e all’estero. Tra le sue pubblicazioni recenti: ‘The Securitisation of the EU External Borders and the Rise of Human Smuggling Along the Eastern Mediterranean Route: The Case of Afghan Unaccompanied Minors’ (2016), ‘Environmental disasters, migration and displacement. Insights and developments from L’Aquila’s case’ (2016 with E. Ambrosetti), ‘Migratory pressures on the EU’s external borders. Developments from the Italian southern external borders’ (2014), ‘Forced migratory flows in Eastern Africa. A preliminary analysis of refugees’ reception in Ethiopia’ (2014 with N. Calò).
Laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Milano e Dottore di Ricerca in Sociologia presso l’Università di Bologna, Sonia Pozzi è attualmente docente a contratto presso l’Università di Milano e collabora con il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche della stessa università. I suoi interessi di ricerca riguardano i temi dell’immigrazione, l’adolescenza, le seconde generazioni e le relazioni intergenerazionali all’interno delle famiglie immigrate, con particolare attenzione allo stile parentale, alla religione e alla lingua. Recentemente ha lavorato sul tema della rappresentazione degli immigrati da parte dei sindacati e sul tema dell’appartenenza nazionale e della cittadinanza. Ha lavorato anche a progetti di politiche di inclusione delle popolazioni Rom e Sinti. Tra le sue pubblicazioni: The transmission of language and religion in immigrant families: a comparison between mother and children, 2014 (with Elena Caneva), in International Review of Sociology; Cittadinanza, partecipazione, integrazione: costruzioni “dal basso”, 2015, in Mangone E., Masullo G. (a cura di), L’Altro da Sé. Ri-comporre le differenze; Sindacati multietnici. I diversi volti di un cammino in divenire, 2016 (with Maurizio Ambrosini e Deborah De Luca).
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